di Pier Paolo Pallassini
Chi scrive è un giocatore di beach volley a cui piace calcolare ma che non si è mai ridotto a trovare il compagno giusto per entrare o meno nel tabellone…chi scrive è uno che fino all’anno scorso si faceva centinaia di km per giocare a beach volley e che invece quest’anno si è stancato ed il weekend se ne sta spesso a casa!
Considerazioni forse inappropriate (per alcuni), ma che forse altri giocatori oltre al sottoscritto si trovano ogni anno a fare. Un campionato italiano ridotto all’osso (quattro tappe), la tappa di Ostia in forse (si parla di Cervia come possibile location sostitutiva), una quota di iscrizione esosa per le tasche di molti (60 euro per svolgere le qualifiche che spesso si trasformano in una partita e tutti a casa, mentre al World Tour non si paga nulla!) sono solo alcuni “classici” ingredienti del beach volley targato FIPAV.
Tralasciando le dichiarazioni del Presidente Magri all’indomani del World Tour di Roma (meglio sincerarsi dietro un no comment), la situazione del beach volley italiano appare sempre più in difficoltà. Certo la crisi economica ha avuto ed ha il suo peso, ma il panorama è assai desolante. Tolte le 3/4 coppie della nazionale, composte da atleti di indiscusso valore tecnico che tante belle soddisfazioni ci stanno regalando, per il resto sembra sempre più di camminare in un deserto. Gli ultimi risultati internazionali in ambito giovanile non aiutano certo a pensare in maniera ottimista…
Ora qualcuno si domanderà…ma cosa c’entra tutto questo con le liste di ingresso di Paestum? Bella domanda, arriviamo alla risposta che mi ha portato a scrivere questo articolo. Prendiamo per esempio la lista maschile. Testa di serie n.1: Daniele Lupo (atleta azzurro e prossimo olimpionico a Londra) in coppia con Roberto Papagna. Naturalmente sappiamo tutti che è un iscrizione fittizia, o meglio appare alquanto improbabile che Daniele Lupo possa prendere parte al campionato italiano con il veterano Papagna. Testa di serie n.2: i gemelli Ingrosso. Coppia della nazionale (che con le quote di iscrizione in un certo senso viene finanziata un pò da tutti i giocatori) neanche iscritta al World Tour di Berlino (???). E poi alcune coppie che sembrano più nate da formule matematiche che da reali affiatamenti sul campo, che “costringono” altre coppie consolidate alla “dolce roulette” delle qualifiche. Per evitare tutto questo, basterebbe introdurre il seed di coppia, come avviene di norma nei tornei internazionali. Nel femminile ci auguriamo invece di vedere un tabellone a 16 completo, senza il fastidioso “buco” della settimana scorsa (con la felicità immagino delle coppie eliminate in qualifica).
Insomma, penso che l’appello sia chiaro: tutte queste dinamiche portano sempre più ad un crescente disamoramento dal beach volley da parte di molti atleti. Alcuni smettono, altri stanno a casa, altri ancora si comprano la racchetta da beach tennis. Cara Federazione, diamoci una benedetta svegliata…
Lista di ingresso Maschile – Lista di ingresso Femminile