La Germania riscrive le gerarchie del beach volley mondiale femminile. Laura Ludwig e Kira Walkenhorst mettono insieme le pagine di una storia lunga appena trecentocinquanta giorni o giù di li. Tanti, anzi pochi in teoria, ne sono passati dal trionfo di Rio 2016 all’oro Mondiale di Vienna. Cose dell’altro mondo, soprattutto per una squadra europea, alla prima vittoria iridata in undici edizioni.
Il duo tedesco va oltre l’impresa. Già, perché mettere in fila Usa e Brasile è qualcosa di leggendario. Specie se nell’ultimo anno, a causa di problematiche fisiche, il percorso è stato tutt’altro che lineare. C’è materiale a sufficienza per scrivere un romanzo, anche se in termini pratici la finale con gli Usa di April Ross e Lauren Fendrick, ha assunto più i contorni di una battaglia epica. Vinta prima sul filo delle energie mentali e poi sul piano atletico. Perché quando ti ritrovi in svantaggio 1-0 dopo aver perso 21-19, devi fare qualcosa di straordinario per ribaltare la situazione in tuo favore. Ludwig-Walkenhorst l’hanno fatto, mettendo in campo qualità da vere regine della sabbia. Secondo set dominato 21-13, prologo al 15-9 finale.
Grande spettacolo anche nella finale per il bronzo. Larissa e Talita hanno avuto la meglio sulle canadesi Pavan- Humana Paredes. (parziali: 21-12, 16-21, 18-16). La maggiore esperienza della squadra verdeoro nel saper gestire i momenti difficili in una partita decisiva del Mondiale ha fatto la differenza al tie-break.
Piccola nota a margine. La Germania era presente con cinque coppie al Mondiale femminile. Un dato che dovrebbe indurre a qualche riflessione. Forse.
Nella foto il podio femminile (credit: beachvienna.com)