Pena durissima per Viktoria Orsi Toth. La beacher azzurra, trovata positiva ad un controllo antidoping effettuato a Roma il 19 luglio, è stata squalificata per 4 anni dalla Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping. A nulla è valsa la difesa di Orsi Toth, che si è sempre dichiarata innocente. In mezzo a tutto questo il silenzio assordante della Federazione che, nei giorni successivi alla squalifica dell’atleta azzurra, incappò nella clamorosa gaffe di “spedire” in Brasile Rebecca Perry, nonostante quest’ultima non fosse eleggibile a partecipare alla manifestazione. Alla fine andò Laura Giombini che, in coppia con Menegatti, rimediò tre sconfitte in altrettante gare.
Da parte della FIPAV non una conferenza una stampa, o un comunicato che prendesse posizione per o contro Orsi Toth. Solo il presidente Magri subito dopo la squalifica parlò di “leggerezza”. Poi il vuoto assoluto, intervallato da stringati comunicati stampa riguardanti le date del giudizio. Ed oggi, a distanza di 6 mesi, l’epilogo di una vicenda che mette forse la parola fine alla carriera di Viktoria.