L’editoriale pubblicato il 3 giugno ha avuto un discreto successo tra i giocatori ed appassionati di beach volley. 191 likes, oltre un migliaio di visualizzazioni e svariati commenti ne hanno certificato la bontà e la veridicità di quanto esposto! Purtroppo devo confessare che ho tralasciato ulteriori aspetti di questo Campionato Italiano 2013 che, a seguito di alcune chiacchierate tra amici (in particolar modo con Roberto Viscuso), sono venuti fuori.
Più che di aspetti parlerei di anomalie. La prima riguarda il montepremi: 5.000 euro di tappa (4 maschili e 4 femminili), 20.000 euro per la finale di Cesenatico. Negli anni passati nella finale era assegnato il doppio del montepremi di tappa, quest’anno invece quattro volte tanto. Ora, vista la riduzione del montepremi di tappa, come avrebbe detto il buon Lubrano, la domanda sorge spontanea: non sarebbe stato più opportuno spalmare l’ammontare complessivo del circuito, destinando 7.500 euro ad ogni tappa e 10.000 alla finale di Cesenatico?
Seconda anomalia. Gli uomini giocheranno la finale 42 giorni dopo l’ultima tappa di San Teodoro, le donne dopo ben 49 giorni dalla tappa di Catania. Non solo sembra esagerato il lasso di tempo che intercorrerà tra le due tappe, ma stona ulteriormente il fatto che molti atleti, a fine agosto, saranno impegnati con i rispettivi club indoor in fase di preparazione atletica. Quindi al momento, le uniche coppie certe della loro presenza saranno quelle della Nazionale.
Ma ora il tempo delle chiacchiere è terminato. Domani partono le qualifiche, sembra che i giocatori riusciranno ad avere un colloquio con i rappresentanti della Federazione, con l’obiettivo di dare un perchè a tutti gli interrogativi sollevati e magari trovare qualche soluzione che renda meno amaro questo Campionato Italiano. Sarà mio compito tenervi aggiornato. Che le danze abbiano inizio…
Pier Paolo Pallassini